Nasce nel 1894 a Massenzatico, nelle campagne di Reggio Emilia. Di famiglia contadina, nel 1910 s’iscrive alla sezione giovanile del Partito Socialista Italiano e ne diviene Segretario nel 1913. Resta in carica fino al 1915, quando parte per il fronte. Gravemente ferito, resta in convalescenza per quindici mesi, poi è congedato.
Torna a dedicarsi alla politica come membro della commissione direttiva della sezione socialista locale e partecipa alle lotte bracciantili del biennio rosso. Critico dell’atteggiamento dei socialisti nei confronti del Fascismo, aderisce al Partito Comunista Italiano nel 1928. Il suo impegno nella costituzione di cellule clandestine in nella zona del reggiano attira le attenzioni del regime che lo fa arrestare nel 1933. È condannato al confino a Ponza, dove rimane fino al 1935. Al ritorno a Reggio riprende l’attività antifascista e subisce nuovamente l’arresto nel 1938.
Dopo l’8 settembre del 1943 partecipa attivamente alla lotta di liberazione, organizzando la renitenza dei giovani alla chiamata della Repubblica Sociale Italiana e il reclutamento delle Squadre di Azione Patriottica di Reggio.
Al termine del conflitto è eletto Presidente dell’Associazione coltivatori diretti nella Confederazione Generale Italiana del Lavoro e presidente dell’Alleanza dei contadini di Reggio Emilia.
Nel 1946 è eletto Deputato all’Assemblea Costituente e Consigliere comunale di Reggio Emilia. Senatore nel 1948 e nel 1953 collabora attivamente ai lavori della Commissione Agricoltura.
Muore nel 1960 a Reggio Emilia.