Nasce a Spello, in provincia di Perugia, nel 1887.
Diplomato magistrale, all’attività di maestro elementare affianca l’impegno politico, distinguendosi presto come una delle figure di spicco del movimento socialista locale. Eletto Assessore comunale a Spello nel 1908, nel 1913 si trasferisce a Molinella, in provincia di Bologna, dove assume la carica di Vice segretario comunale. Più volte arrestato per propaganda antibellica negli anni della Prima Guerra Mondiale, al termine del conflitto è uno dei dirigenti della Federazione del Partito Socialista Italiano (PSI), con importanti cariche a Molinella e a Bologna.
Oggetto della violenza degli agrari e degli squadristi, per sfuggire alle persecuzioni nel 1925 emigra in Francia per un breve periodo. Rientrato in Italia nel 1926, è condannato al confino a Lipari. Liberato l’anno seguente, sebbene considerato un sovversivo dalla polizia politica, s’iscrive al Partito Nazionale Fascista e ottiene la cattedra di maestro in una scuola elementare di Bologna.
Tra i promotori del Movimento di Unità Proletaria nel 1942, nel 1943 partecipa alla fondazione del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Prende parte alla Resistenza combattendo per la 3° Brigata Matteotti Città.
Eletto all’Assemblea Costituente nel gruppo parlamentare socialista, dopo la scissione di Palazzo Barberini aderisce al PSI.
Muore a Bologna nel 1955.