Nasce a Soliera, in provincia di Modena, nel 1899. Da famiglia mezzadrile, milita nel Partito Socialista Italiano, ma nel 1921 aderisce al Partito Comunista d’Italia e partecipa alla fondazione della sezione di Soliera.
La sua attività antifascista inizia nel 1922, quando dà vita a un’organizzazione contadina clandestina basata su sezioni territoriali.
Arrestato nel 1930 è condannato a cinque anni e cinque mesi di reclusione e tre anni di vigilanza speciale per organizzazione comunista. È liberato due anni dopo per un’amnistia. Nuovamente arrestato nel 1933 è condannato a quattro anni – ridotti a due in appello – di confino nell’isola di Ponza.
Tornato in libertà, nel 1936 è responsabile della politica agraria nel Comitato Federale provinciale del suo partito. Dopo l’8 settembre 1943, è responsabile del Partito Comunista Italiano nella terza, quarta e quinta zona operativa.
Eletto segretario della Federterra, nel 1946 lascia l’incarico per entrare all’Assemblea Costituente.
Deputato per due legislature nel 1948 e nel 1953, fa parte della Commissione Agricoltura e Foreste e poi della Commissione Lavoro e Previdenza, mentre dal 1951 entra in Consiglio provinciale.
Dopo il 1958 è presidente dell’Alleanza delle cooperative modenesi e membro del Consiglio della Centrale del latte di Modena.
Dal 1966 al 1970 è alla presidenza dell’Alleanza provinciale dei contadini.
Muore a Soliera nel 1974.