Nasce a Viterbo nel 1876. Laureato in Medicina all’Università di Modena, diviene medico condotto e, in seguito, ospedaliero. È attivo promotore di associazioni e cooperative di produzione e consumo e si dedica al miglioramento delle condizioni delle popolazioni meno agiate. Per il servizio prestato durante la Prima Guerra Mondiale gli viene conferita la Croce al merito di guerra.
Nel primo dopoguerra è Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti di Mirandola, attività attraverso cui riesce a limitare le ingerenze del nascente regime promuovendo due cooperative. Divenuto bersaglio dei fascisti subisce un assalto a bastonate nel 1922. Nello stesso anno riceve la nomina a Direttore provvisorio dell’ospedale di Mirandola. Per le competenze e la stima di cui gode nella comunità mirandolese, nel 1932 gli è confermata la carica di Direttore dell’ospedale.
Nel 1934 è radiato dallo schedario dei sovversivi, pur continuando a essere riconosciuto essere punto di riferimento per gli antifascisti mirandolesi.
In pensione dal 1941, dal 1943 partecipa alla creazione del Comitato di Liberazione Nazionale di Mirandola e presta assistenza a partigiani feriti e ad alleati.
Dopo la Liberazione è eletto deputato all’Assemblea Costituente. Nel 1947 diventa Segretario provinciale del Partito Socialista Democratico Italiano.
Dal 1952 al 1957 è Vicepresidente e, fino al 1967, Presidente della Cassa di risparmio di Mirandola.
Muore a Mirandola nel 1970.