Nasce a Parma nel 1876. Figlio di un reduce garibaldino rimane orfano di padre all’età di sette anni. Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna, insegna Storia e Geografia alle scuole medie, prima di passare alla docenza nei licei.
Partecipa al Congresso costitutivo del Partito Socialista Italiano a Genova nel 1892. Membro della Federazione Insegnanti delle scuole bolognesi, nel 1914 è nominato Assessore dal sindaco Francesco Zanardi. Attività nella quale mette a frutto le promesse della campagna elettorale: con le parole d’ordine di Pane e Alfabeto, opera attivamente per l’incremento delle scuole dell’infanzia, la sperimentazione di scuole all’aperto e di colonie.
Vittima della violenza squadrista, è escluso dall’insegnamento nel 1939. Redattore dell’edizione clandestina de «L’Avanti», durante la lotta resistenziale è attivo nel Comitato di Liberazione Nazionale.
Eletto all’Assemblea Costituente come Deputato del gruppo parlamentare socialista, presiede la prima seduta del parlamento repubblicano.
Dopo la scissione di Palazzo Barberini aderisce al Partito Socialista Democratico Italiano.
Nel 1949 è nominato Presidente della Croce Rossa Italiana, carica che mantiene sino al 1957.
Muore a Bologna nel 1967.