Nasce a Soragna, in provincia di Parma, nel 1875. Laureato in Giurisprudenza, giovanissimo s’iscrive al Partito Socialista Italiano attestandosi su posizioni turatiane e svolgendo, fino all'avvento del fascismo, un'intensa attività politica. Sottotenente di fanteria durante la Prima Guerra Mondiale è uno dei maggiori esponenti del notabilato socialista che fa da riferimento dell'antifascismo social-riformista locale. Lo scioglimento del Partito Socialista Unitario nel 1925 coincide con il ritiro dalla vita politica, ma il suo attivismo nella professione legale gli permette di preservare idee antifasciste evitando atti apertamente sovversivi.
Dopo l'8 settembre 1943, pur rinnegando il Patto d'azione con i comunisti, aderisce al Comitato di Liberazione Nazionale parmense. La pregiudiziale anticomunista, assieme alle divergenze strategiche sulla conduzione della lotta armata, sono all’origine della sua uscita, dopo pochi mesi, dal Comitato.
Con la Liberazione è eletto all'Assemblea Costituente, dove ricopre l'ufficio di Vicepresidente della Commissione dei 75 e di Presidente della Terza Sottocommissione. Con la scissione di Palazzo Barberini aderisce al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani per il quale è eletto senatore nel 1948.
Nella sua città esercita la professione di avvocato fino a ottantuno anni. È Presidente dell'Ordine degli avvocati e dei procuratori.
Muore a Parma nel 1965.