Nasce a Ravenna nel 1883. Di umili origini frequenta il seminario cittadino, dove entra in contatto con i cattolici locali e le idee riformiste di Romolo Murri.
Nel 1902 partecipa alla costituzione del primo circolo cattolico-democratico della città e inizia la sua collaborazione con il periodico diocesano «L’Eco di Ravenna». Due anni dopo entra nella redazione del settimanale «Il Risveglio».
Nel 1905 è a Bologna per la fondazione della Lega Democratica Nazionale, di cui resta segretario per due anni. Riceverà conferma del suo incarico nel corso del Congresso di Imola (1910). Assume, inoltre, la direzione de «L’azione democratica», organo di stampa della lega (1908-1911).
Nel 1911 sposa Maria Murri, sorella di Romolo, ed entra alla Camera come funzionario. È fra i fondatori della rivista «Politica nazionale» che dirige tra 1921 e 1923. Prende parte alla Prima Guerra Mondiale come sottotenente.
Dopo il conflitto entra nel consiglio nazionale del Partito Popolare Italiano. Antifascista, insieme al faentino Giuseppe Donati, fonda il giornale «Il Popolo», ma l’inasprirsi della dittatura gli costa il posto alla Camera e lo obbliga ad allontanarsi dalla vita politica.
Troppo esposto per assumere un ruolo attivo durante la guerra o la Resistenza, torna in azione nel 1944, nel gruppo direttivo della Democrazia Cristiana. Nel 1945 entra nella Consulta nazionale e il 2 giugno 1946 è eletto all’Assemblea Costituente.
Membro della Commissione dei 75 e del Comitato di redazione, partecipa attivamente ai lavori di diverse commissioni.
Nel 1948 è eletto deputato e riceve l’incarico di vicepresidente della Camera.
Muore a Roma nel 1949.