Arturo Raffaello Colombi

Arturo Raffaello Colombi

  • 22.07.1900
  • 06.12.1983
  • Maschio
  • Muratore/Sindacalista/Pubblicista
  • Massa Carrara
  • Bologna

Biografia breve

Nasce a Massa Carrara nel 1900. All’età di nove anni si trasferisce insieme alla famiglia a Vergato, in provincia di Bologna, dove, dopo la licenza elementare inizia a lavorare come muratore. Affascinato dalle idee socialiste, già a quattordici anni è iscritto alla Federazione Giovanile Socialista Italiana. Due anni dopo è Segretario della sezione di Vergato, cinque anni dopo Segretario del Comitato Direttivo della Camera del Lavoro. All’indomani della scissione di Livorno, aderisce al Partito Comunista d’Italia assumendo la Segreteria della sezione locale.

Perseguitato dagli squadristi subisce più volte l’arresto. Nel 1923 si trasferisce a Lione, dove è dirigente dei gruppi comunisti italiani esuli nella città francese. È di nuovo in Italia nel 1931, quando svolge attività clandestina nelle regioni settentrionali. Arrestato a Genova nel 1933 è condannato al confino prima a Ponza, poi, dopo un breve periodo di libertà, a Ventotene.

Liberato alla caduta del Fascismo, assume la carica di Segretario della Federazione comunista di Bologna, poi impegnato nella lotta resistenziale in Piemonte.

Eletto Deputato all’Assemblea Costituente svolge attività parlamentare fino al 1979: come Deputato nella III legislatura, e, come senatore, nelle legislature I, IV, V, VI, VII.

Esponente del Partito Comunista Italiano è al vertice della Commissione Agraria interna al partito dal 1955 al 1969 e Presidente della Commissione centrale di controllo dal 1969 al 1979.

Muore a Roma nel 1983.