Nasce nel 1915 a Ravenna. Frequenta l’oratorio di Santa Maria in Porto, dove conosce Benigno Zaccagnini. Studente all’Istituto agrario di Cesena, si diploma nel 1935. Vari impieghi lo conducono a continui spostamenti nel territorio nazionale e lo fanno entrare in contatto con il mondo bracciantile e alcuni esponenti comunisti.
Nel luglio del 1942 è richiamato alle armi e inviato come tenente di complemento in Dalmazia. Nella primavera dell’anno dopo si allontana dal fronte. Rientrato in Italia, a Ravenna riprende contatto con il partito comunista locale.
Entra nella Resistenza con il nome di battaglia di “Bulow” e guida la lotta partigiana portando avanti la strategia della pianurizzazione: una lotta nelle campagne e nelle città con il supporto del popolo. Nominato ufficiale di collegamento del Comando Unificato Militare Emilia-Romagna e in seguito comandante della 28° Brigata Gordini, è uno dei protagonisti della liberazione di Ravenna e riceve la Medaglia d’Oro al valor militare. In seguito alla strage di Codevigo è oggetto per anni di attacchi e procedimenti penali dai quali esce sempre assolto.
Dopo la guerra diventa Presidente della neonata Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI). Dirigente del Partito Comunista Italiano è eletto all’Assemblea Costituente e nel 1948 alla Camera. Durante l’attività parlamentare ricopre l’incarico di Vicepresidente della Commissione Difesa (1963) e della Camera (1968-1976). Dopo il 1989 aderisce prima al Partito Democratico della Sinistra e poi ai Democratici di Sinistra.
Lascia il Senato nel 1994 e la presidenza dell’ANPI nel 2006, quando è nominato Presidente Emerito.
Muore a Ravenna nel 2008.