Nasce a Reggio Emilia nel 1896. Termina le scuole elementari a Piacenza, dove trova un’occupazione come meccanico. Si sposta poi a Brescia e nel 1912 aderisce alla Federazione Giovanile Socialista di cui diventa Segretario. Partecipa alle proteste contro la guerra di Libia ed è condannato a tre giorni di carcere.
Torna a Reggio Emilia nel 1914: eletto Segretario Provinciale dei Giovani Socialisti, si fa promotore di un orientamento massimalista che porta allo sciopero generale contro l’intervento nella Prima Guerra Mondiale. Nel 1916 riceve la chiamata alle armi, ma è deferito per un tentativo di diserzione.
Nel 1919 riprende l’attività politica come dirigente sindacale. In quegli anni matura il suo avvicinamento alla corrente riformista del partito.
Nel 1924 gli è affidata la Segreteria del Comitato Elettorale per l’Emilia Romagna; si trasferisce, poi, a Torino, dove continua l’impegno politico nella Federazione degli edili. Nel 1926 si ritira dalla vita politica per dedicarsi esclusivamente all’attività di agente di commercio.
Nel settembre del 1943 partecipa, in rappresentanza dei socialisti, alla prima riunione del Comitato di Liberazione Nazionale provinciale di Reggio Emilia. Disapprovando la scelta della lotta armata è presto sostituito dai vertici del partito.
Dopo la Liberazione diventa Segretario Provinciale del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Nel 1946 è eletto Deputato all’Assemblea Costituente.
In seguito alla scissione di Palazzo Barberini aderisce al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani di Giuseppe Saragat, di cui diventa Segretario Nazionale tra il 1948 e il 1949.
Deputato nelle prime tre legislature repubblicane, è Ministro della Marina Mercantile negli anni 1950-51 e Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni nel 1958.
Eletto membro del Consiglio Europeo a Strasburgo, qui muore improvvisamente nel 1960.